Un sacco di gente o si ferma a pensare la professione dell’artista come “magica e affascinante”, oppure come “una perdita di tempo e non un vero lavoro”. Solo 1% si ferma ad ascoltare e capire cosa c’è davvero dietro.
Prima di tutto specifichiamo che la “guerra” citata nel titolo non è riferita a tutta all’IA.
Da un mese o più è stata lanciata sul web una nuova piattaforma definita “generatore di Arte”: questo tipo di processore è capace di creare da zero – dopo aver inserito determinate parole chiave – un vero e proprio disegno digitale: ritratti, paesaggi, animali fantastici… tutto ciò che si può immaginare, a portata di un clic.
Si, sembra fantastico. Ma non lo è.
Da amante di storie misteriose, paranormale, ufo, alieni, teorie del complotto e casi irrisolti, un giorno mi sono accorto che nel panorama di YouTube Italia non esisteva qualcuno che parlasse in modo “seriale” di questi argomenti. Ce n’erano numerosi in inglese o spagnolo, ma in italiano nulla... è stato in quel momento che mi si è accesa la lampadina e ho detto: “Se non c’è, perché non crearlo?!”.
A 14 anni cominciai a scrivere qualche pensiero e solo dopo provai a costruire personaggi e trama. Non lo facevo con l’intenzione di iniziare una qualche “carriera”, ancora oggi – più che altro – mi reputo solo una ragazza a cui piace scrivere e perdersi nei mondi che inventa, tra parole ed emozioni.
La Vent art non è una corrente artistica, bensì un’espressione per indicare quel genere di disegni che rappresentano lo stato emotivo dell’artista, in questo caso emozioni negative dettate dalla tristezza o dalla rabbia.
La parola “Like” è un termine che viene usato come avverbio o aggettivo per indicare un contesto di somiglianza, gradimento o voler bene.
Infatti, l’uso comune per cui vediamo e usiamo questo termine è principalmente nei contesti in cui vogliamo dire che c’è qualcosa che ci piace.