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Guerra all’Intelligenza Artificiale

“L'intelligenza artificiale (IA) è l'abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l'apprendimento, la pianificazione e la creatività.

L'intelligenza artificiale permette ai sistemi di capire il proprio ambiente, mettersi in relazione con quello che percepisce e risolvere problemi, e agire verso un obiettivo specifico. Il computer riceve i dati (già preparati o raccolti tramite sensori, come una videocamera), li processa e risponde.

Alcuni tipi di intelligenza artificiale esistono da più di 50 anni, ma i progressi nella potenza dei computer, la disponibilità di enormi quantità di dati e lo sviluppo di nuovi algoritmi hanno portato a grandi balzi in avanti nella tecnologia negli ultimi anni.”

[Europarl- che cos’è l’intelligenza artificiale e come viene usata]

Leggendo queste parole, non c’è dubbio che L’intelligenza artificiale sia un potente alleato. Ormai fa parte delle nostre vite e ci aiuta in alcuni fattori come fare shopping su internet, suggerendoci le ricerche dei prodotti di cui abbiamo bisogno, le ricerche online su differenti tipi di informazioni, le traduzioni automatiche di testi in lingue differenti e così via dicendo.

È questa è solo una piccola goccia del vasto mare di possibilità che questa offre.

L’intervento più significato della AI è sicuramente nel mondo del lavoro, li dove necessario: implementata all’interno di macchinari appositi, può intervenire in situazioni di pericolo in cui un normale essere umano non riuscirebbe ad intervenire come in luoghi in cui c’è stato un’incidente, in campo medico sta rendendo più semplice gli interventi chirurgici e le diagnosi delle malattie e tanti altri aspetti che la rendono ogni giorno un meraviglioso alleato.

 

Quindi, se la IA è tanto utile, perché sta avendo una sommossa contro di essa?

 

Prima di tutto specifichiamo che la “guerra” citata nel titolo non è riferita a tutta all’IA.

Da un mese o più è stata lanciata sul web una nuova piattaforma definita “generatore di Arte”: questo tipo di processore è capace di creare da zero – dopo aver inserito determinate parole chiave – un vero e proprio disegno: ritratti, paesaggi, animali fantastici… tutto ciò che si può immaginare, a portata di un clic.

Si, sembra fantastico. Ma non lo è.

Sebbene sia stato presentato come aiuto per gli artisti per semplificare il lavoro, si è rivelato tutto il contrario. L’iniziale sorpresa e interesse si è trasformata nel giro di pochi giorni in odio e sgomento e i motivi per cui gli artisti sono insorti contro di esso sono molteplici. Eccone un paio fra i più importanti:

·       questo tipo di generatore non crea disegni da zero per magia… al contrario, essa si appropria di qualsiasi arte che trova sul web per comporre il disegno, a prescindere che si trovi in una galleria d’arte digitale o sul profilo social di un’artista. Ciò è da considerarsi un vero e proprio furto in quanto “sottrazione di proprietà intellettuale”.

·       Un altro grosso problema è che le aziende che collaborano con gli artisti lo stanno trovando comodo da usare e molti hanno già deciso di sostituirli con esso. Poiché un’artista ha bisogno di tempo e di denaro per completare un disegno (a prescindere dall’essere su carta o digitale), con questo generatore lo vedono come una soluzione di risparmi di tempo e di denaro. In poche parole, ottengono ciò che vogliono gratis.

·       Grazie (si fa per dire) all’inserimento delle parole chiave, la IA è capace riprodurre persino lo stesso stile di disegno di un’artista. Non lo ricopia davvero uguale, ma riesce comunque a combinare un’immagine che sembra realizzata da quella persona, anche se non è così. Questo è un grosso problema per gli artisti perché gente che non può ingaggiarli anche solo per uno sketch, possono ottenere un prodotto simile a costo zero, il che rappresenta una possibile – se non sicura - perdita economica e di clientela.

 

Come ho detto prima, dalla loro comparsa i generatori d’arte hanno causato un vero proprio disastro, la situazione è precipitata subito col passare dei giorni ed è grave che molte persone non si rendono conto della gravità del problema. Anziché mettersi nei panni degli artisti, difendendo la IA esaltandone l’utilità e quanto sia progressista una simile invenzione.

Tra le aziende e i siti che ospitano gallerie d’arte online, qualcuno ha aperto le porte a queste opere affinché avessero posto accanto ai fumetti, ai quadri e tutti quei lavori creati da una persona in carne ed ossa. Ovviamente, di fronte alle proteste degli utenti e alla minaccia di abbandonare le loro piattaforme, molti hanno saggiamente deciso di fare dietrofront e vietato qualsiasi tipo di opera generata con la IA. Altri siti, però hanno invece preferito inserire la possibilità di rendere libera la scelta di autorizzare o no l'inclusione della propria opera a terze parti, cioè la IA.

E dire che questo processore non è nemmeno così perfetto come vuole far credere.

Inserire degli input non garantisce di ottenere il perfetto risultato che ci si immagina e a prescindere da quanti tentativi si facciano per perfezionarlo, ci saranno sempre degli errori.

Parliamo di occhi sproporzionati, mani con dieci dita, oggetti che fluttuano senza un perché e così via dicendo. Un vero artista non chiuderebbe mai un occhio su certi dettagli a prescindere che abbia fatto un disegno per sé stesso o per un cliente. Purtroppo, chi non fa parte di questo mondo penserà che noi artisti stiamo esagerando, anche perché non vedono la nostra professione come una cosa seria.

 

Non si rendono conto che questa situazione ci sta causando un grosso male.

 

Un'artista impiega anni per studiare l'arte e riuscire a conquistarla per plasmarla in qualcosa di suo. E lo ottiene a caro prezzo tra stress, delusioni e lacrime.

Dietro personaggi che sorridono, sfondi stellati e creature magiche, si cela una persona che ogni giorno lavora sodo, tra mal di schiena e stanchezza mentale, per farsi notare e mostrare al mondo la sua anima artistica che non sempre viene ripagata con la giusta soddisfazione. E poi arriva questa Intelligenza Artificiale che spacciandosi per alleato, porta il caos nel mondo dell'arte.

Dice di creare arte dal nulla, quando in realtà ruba e copia da qualunque cosa trova nel mondo digitale, spesso molto male.

C'è gente che ci campa con l'arte, ci paga le bollette e si compra da mangiare... e adesso rischia di essere licenziata (o viene già licenziata) perché la macchina è più veloce e soprattutto gratis.

 

L'arte deve venire dal caldo sentimento umano, non dal freddo ladro algoritmo.

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