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Non dire certe cose!

“Gli artisti sono una razza pacifica: all’interno delle loro tane lavorano quietamente, chini sui loro fogli bianchi o sulle loro tavolette digitali, ispirati dal pensiero creativo che la loro mente ha scaturito in quel magico momento. Non danno fastidio a nessuno, sono perfetti per stare in casa e non occupano molto spazio. Non chiedono molto in cambio, solo la tranquillità.

Purtroppo, però l’artista è una creatura dal delicato equilibrio, basta poco per sconvolgere il suo stato emotivo. 

La sua esistenza è messa a rischio dall’invasione del suo habitat da parte dell’essere umano che, curioso del suo modo di vivere; si intromette nella sua routine con il rischio di portarlo all’esaurimento. Per questo motivo è importante preservare questa specie a rischio.”

 

Ok, dopo questa introduzione idiota, comincio l’articolo vero e proprio.

 

A parte gli scherzi, noi artisti siamo davvero persone a cui piace starcene tranquilli.

Lasciateci in un punto a disegnare, e ci ritroverete lì nella stessa posa. In realtà ognuno ha un proprio modo di lavorare e concentrarsi, ma la quiete è pressoché necessaria per tutti. Ci sono poche cose che ci fanno arrabbiare… ma quelle che proprio ci mandano fuori da gangheri sono le persone che sottovalutano il nostro lavoro. Non importa il contesto, ci sarà sempre quel qualcuno che ci romperà le scatole.

Sul profilo Twitter di “Tè, biscotti e Arte” ho posto questa domanda: Quali sono le frasi che una persona non dovrebbe mai dire ad un'artista?

Le (tante) risposte che ho ricevuto non sono frasi ipotetiche, bensì vere e proprie offese che gli utenti si sono sentiti dire durante l’arco della loro vita da artisti freelancer. “Offese” forse è una parola grossa, ma io la vedo così. Si suddividono in due gruppi: frasi basate sulle abilità artistiche e frasi basate sul lavoro su commissione. Qui di seguito ho raccolto alcune di queste espressioni più comuni, raccolte dalla discussione proposta nel blog. Di seguito ad ogni frase, ho voluto aggiungere un mio commento personale, scusate.

 

  • Diffidenza di abilità.

Le più comuni, te le senti dire sempre e hanno lo stesso effetto di un graffio sulla lavagna. 

Per essere onesti non sarebbero sempre pronunciate da persone ignoranti, anzi, ce ne sono alcune che sono sinceramente sorprese delle nostre abilità e in quel caso hanno davvero voglia di conoscere meglio ciò che facciamo… questo nella migliore delle situazioni. Purtroppo, sono proprio gli ottusi a pronunciarle, quelli che si rifiutano di accettare e capire che fare l’artista è una professione riconosciuta, nonché lavoro difficile. Per loro sembra facile e denigrano la difficoltà, oppure lo svalutano ad un banale passatempo. Vorrei vedere loro al mio posto, a perdere una settimana cercando di completare una illustrazione.

 

1. "Ma li hai fatti te?" – no, li ha fatti mia nonna. Se te li sto mostrando io, vorrà dire qualcosa no?!

2. “Ah ma disegni in digitale…allora son buoni tutti” – questa mi irrita perché un sacco di gente pensa che per fare i disegni al digitale ci sia un tasto apposito. No, disegnare digitalmente è difficilissimo! Non ho idea da dove salti fuori questo pensiero e mi fa arrabbiare tantissimo

3. "Ok, ma qual'è il tuo vero lavoro?" – come detto prima, ancora non si crede che fare l’artista sia un mestiere. È tutti quelli che disegnano Topolino allora, cosa sono? Pizzaioli?!

 

  • Lavoro.

Molti freelance riescono a sostenere economicamente il loro stile di vita grazie a questa professione. Alcuni si accontentano di poco, altri invece ci si pagano le bollette della luce e del gas. 

Insomma, un lavoro di tutto rispetto in cui la persona si è fatta strada nel mercato dell’arte, grazie anche al suo stile di disegno originale. Bè, non tutti la pensano così: molti cercano di ottenere gratis un disegno con lusinghe e complimenti, oppure non pensano che il lavoro valga quella somma proposta. Queste sono spesso pugnalate al cuore perché possono essere dette anche da gente che fa lo stesso mestiere nostro… 

 

1. “Non vale il prezzo/costi troppo.” – allora vai da qualcun altro, tirchione. 

2. “Ah ma ti devo pagare? Possiamo fare un AT allora?” – Ciccio, se le facevo gratis non le avrei chiamate “commissioni” ma “regali”.

3. “Puoi farmelo nello stile di quest’altro small artista, che costa troppo/ha le commissioni chiuse?” – questo è un insulto sia personale che per il collega! Mi vedi scritto in fronte “Made in China”? Quella persona ha lavorato sodo per riuscire ad arrivare allo stile che voleva e tu vuoi che io lo copi solo perché costo meno? Levati di torno, bello!

4. Mi fai un ritratto (gratis)? – No. Sgancia i soldi.

5. "Ah, artista, bello! Quindi me lo fai un disegno? Tanto fai alla svelta, no?" – No tesoro, non quando mi chiedi di disegnarti un fiore con cento petali, che galleggia sull’acqua azzurro cielo del Nilo sul cui fondo si vedono un papà ranocchio con i girini figli e all’orizzonte il sole sta tramontando con quella luce della sera un po' rossa, un po' arancio… 

 

 

È queste, amici miei, sono alcune delle frasi che un’artista non si vuole sentire dire.

Questa però è una minuscola scheggia di un gigantesco iceberg che rappresenta il problema; quindi, non pensate che sia tutto qui. 

Spesso basta solo ignorare certa gente, bloccarla dai social e continuare la propria vita con la normalità di prima. Diventa un dilemma quando la loro “gentilezza” si trasforma in insistenza e poi infine in aggressività. Sì, perché se non li accontenti cominciano ad insultarti la mamma e ti accusano di essere una persona orribile. Ho notato sui social che sta diventato un’abitudine questa delle persone che vogliono commissionare qualcuno. Molti artisti raccontano delle loro esperienze confessando la propria confusione e il disagio provati nei confronti di perfetti sconosciuti, che si aspettano di ricevere un prodotto al costo di niente con un’arroganza che se fosse per me li prenderei a schiaffi.

 

Perciò, a tutti voi che un giorno vorrete chiedere un disegno a qualcuno, siate rispettosi, pagategli il giusto e non fate gli arroganti. Può essere anche un vostro cugino che vi promette di ricreare la Gioconda in un giorno, la regola non cambia, trattatelo con il dovuto rispetto.

L’artista è una persona che sta dedicando il suo tempo per creare ciò che voi non potete, di assecondare le vostre richieste con pazienza e soprattutto di rendervi felici. 

 

 

Il rispetto… è l’apprezzamento della diversità dell’altra persona, dei modi in cui lui o lei sono unici.

(Annie Gottlieb)

 

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