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Tutti in fiera!

Le fiere del fumetto.

Le manifestazioni più importanti nella vita di un appassionato di fumetti.

È molto più di un festival: è una celebrazione di tutto ciò che si ama del settore.

In realtà comprendono anche videogiochi e animazione, ma anche se nel loro titolo non viene menzionato, sappiamo lo stesso quanto è vasto il loro contenuto.

Quando ero piccola ero meravigliata dal fermento che i telegiornali mostravano nei servizi: tutta quella gente che faceva avanti e indietro tra gli stand, sfoggiando costumi e spendendo soldi su gadget fighi… sembrava la cosa più divertente del mondo.

Ho sempre sperato un giorno di potervi partecipare, almeno una volta.

Ora, ha 30 anni e un poco di esperienza sulle spalle, posso dire che questi eventi sono molto più di una sfilata di costumi e di banconi su cui mettere in vendita pezzi da collezione.

Cos’è esattamente una fiera del fumetto?

“Una fiera del fumetto è un evento che si concentra principalmente sui fumetti in cui gli appassionati si riuniscono per incontrare fumettisti, esperti e venditori. In genere è un evento che dura qualche giorno, ospitato in centro congressi o altro. Vengono anche usate come mezzo per gli editori, distributori e rivenditori per promuovere e vendere i loro prodotti, dalla stampa al merchandising. Vennero inizialmente organizzate dagli appassionati di fumetti senza scopo di lucro sebbene successivamente incominciarono a essere organizzati per fini commerciali per sfruttare il successo del medium.” – Wikipedia.

Qualsiasi genere di fiera ha principalmente l’obiettivo di promuovere un prodotto a favore dei commercianti che vi partecipano.

Quando ero bambina io e la mia famiglia, in estate; avevano l’abitudine di andare ad una fiera del campionario che si teneva nella città di Messina (Sicilia). Si vendeva di tutto, dai vestiti agli attrezzi da cucina, e non mancavano le aree ristoro per mangiare o per far giocare i bambini. L’unica cosa che mi interessava di quel posto era l’area giochi e non vedevo l’ora di arrivarci.

Le fiere del fumetto (o Comics, come vengono definiti oggi) sono più o meno la stessa cosa.

Negli anni, l’interesse per questo mercato una volta considerato solo robetta da bambini, è cresciuto a dismisura e un sacco di persone hanno visto in ciò un’occasione per fare affari da milioni di dollari. E ci avevano visto giusto.

 

Cosa succede all’interno di una fiera?

Per farla breve, l’intrattenimento è il punto cardine della fiera.

Da un punto di vista da venditore non posso dare una risposta, poiché non ho mai venduto niente.

Il mio è puramente da spettatrice.

È capitato che gente che non è mai stata a queste fiere mi chiedesse cosa fosse esattamente, sia per curiosità che per prendermi un po' in giro. Di primo acchito, la prima impressione che un estraneo può avere è quello di una carnevalata dove gente adulta si veste per gioco come personaggi di opere d’intrattenimento. C’è molto di più oltre il costume.

Come detto prima, l’elemento principale dell’evento è promuovere un prodotto nuovo. Ogni anno, prima che la fiera abbia inizio, gli organizzatori rilasciano in anticipo il programma degli eventi e degli ospiti che ci saranno ogni giorno per la sua durata. Grazie a queste informazioni, i partecipanti potranno scegliere cosa fare e ha cosa intervenire.

C’è un po' di tutto: musica, giochi, a volte anche anteprime di film importanti e ovviamente le aree ristoro. Potremmo dire che c’è né di tutti i gusti, anche per chi non è un fan di queste cose.

Che tipo di gente si può trovare?

Beh, sono molto frequentati dai collezionisti che, vagando da stand a stand, scavano tra le collezioni in vendita in cerca di quell’ultima figurina che manca alla loro raccolta; gli appassionati di giochi da tavolo o di carte possono ritrovarsi tutti insieme e sfidarsi in brevi tornei con amici o perfetti sconosciuti, mentre altri faranno ore di fila per poter ricevere l’autografo del loro idolo preferito. Elemento dominante che non manca mai sono i cosplayer. Ciò che differenza un cosplayer da una persona che indossa un costume qualunque (tipo quello del carnevale) sta nel fatto che “cosplay” è una parola macedonia giapponese formata dalla fusione delle parole inglesi costume ("costume") e play ("gioco" o "interpretazione") che indica la pratica di indossare un costume che rappresenti un personaggio riconoscibile in un determinato ambito e interpretarne il modo di agire.

Se vi fermate a parlare con loro sul loro costume, vi racconteranno per filo e per segno di tutto il lavoro che c‘è stato dietro con una fierezza che non potete nemmeno immaginare.

Si cuce il costume per proprio piacere, ma diventa ancora più divertente quando poi si interagisce con gli altri cosplayer per gioco, o con i bambini che si lasciano incantare dall’illusione che quelle persone siano davvero i personaggi dei loro cartone animato o gioco preferito.

Ma c’è di più: vengono anche promosse gallerie d’arte, piccole mostre e premiazioni importanti, e viene messo a disposizione uno spazio per i freelance che vogliono vendere in proprio i loro prodotti.   

Ovviamente, queste possibilità cambiano da fiera in fiera, ma in generale il contenuto è questo.

 

Le esperienze che si vivono alle fiere del fumetto si differiscono da persona a persona.

Per qualcuno sarà un’esperienza divertente, per qualcun altro invece da non ripetere.

In ogni caso, questo è un mondo che va esplorato da chi ne è davvero interessato e chi vuole conoscere in dettaglio gli aspetto dell’intrattenimento, per chi vuole sostenere l’editoria del fumetto e avere l’occasione di conoscere gente nuova e nuove idee.

 

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