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Occhio all'Artista: Penciltree

Nome:  Erika Oteri

Nome d'arte: PencilTree

Provenienza: Italiana

 

Come hai iniziato la carriera da artista?

Non ho ancora iniziato una vera e propria carriera. Per ora sono Freelancer e mi occupo principalmente di svolgere commissioni online e del mio progetto personale, una graphic novel dal titolo “Circus Diabolique”. Ultimamente sono stata scelta come artista per un progetto a fumetti in collaborazione con un editore, ma purtroppo è da contratto che io non riveli altri dettagli, per adesso.   

Risposta altresì meno tecnica e più sentimentale, è che è praticamente da quando sono nata che scarabocchio. Semplicemente un giorno hanno pensato di mettermi in mano un foglio e una matita e da allora non sono più riusciti a fermarmi.

Per quanto riguarda i miei studi, ho frequentato la scuola Internazionale di comics a Roma, con specializzazione in disegno umoristico e successivamente mi sono recata a Firenze per apprendere la meravigliosa arte dell’ animazione, tradizionale e 3D, all’accademia delle arti digitali “Nemo”.

 

Qual'è stata la sua fonte di ispirazione?

I fumetti di Topolino per quanto riguarda la realizzazione che…sì, effettivamente potevo trasformare la mia passione in un lavoro. In realtà la Disney è sempre stata il mio punto fisso, il mio goal personale. Ho attraversato una fase Manga, ma è durata molto poco. Alcuni dei grandi nomi che hanno formato il mio stile attuale sono: Glen Keane, Sandro Cleuzo, Sergio Pablos, Milt Kahl, James Lopez, Andreas Deja, i fratelli Bancroft e Don Bluth.

 

Da artista, come ti definiresti?

Amante delle epoche passate, in continua evoluzione ed appassionata dei miei stessi progetti. Lo so che ad alcuni ciò potrà suonare narcisista, ma è proprio l’amore verso il raccontare storie ad avermi spinto verso questa strada. Il mio sogno è quello di arrivare al cuore delle persone con i miei racconti, lasciare degli spunti di riflessione e riuscire a costruire un mondo nel quale avrete piacere di tornare tutte le volte che vorrete.

 

Un consiglio da dare agli altri aspiranti artisti:

 

“Do it now, improve it later.” è uno dei più preziosi consigli ricevuti di recente da una collega disegnatrice. Molti artisti alle prime armi tendono a svalutare il proprio talento, appunto perché non riescono a raggiungere il risultato sperato nel minor tempo possibile. Posso garantire a tutti voi che il fatto di non riuscire subito è, oltre che normale, una cosa estremamente positiva. Significa che il vostro senso artistico sta crescendo, ma ovviamente ci vorrà un po’ perché il cervello arrivi ad elaborare ed applicare le nuove conoscenze nel concreto. È in pratica lo stesso processo che attuiamo quando impariamo a scrivere: all’inizio si è un po’ tremolanti, cerchiamo di copiare le parole che ci ha scritto la maestra sulla lavagna, ma andando avanti riusciamo non solo a replicare ciò che ci ha insegnato la maestra, ma anche ad avere una calligrafia tutta nostra.   

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