· 

Una piccola ode su una cosa che mi piace

Spesso di parla di fandom tossici.

Per fandom (per chi non lo sapesse) si intende una “sottocultura formata dalla comunità di appassionati che condividono un interesse comune in un qualche fenomeno culturale, come un hobby, un libro, una saga, un autore, un genere cinematografico.” –Wikipedia

Per fandom tossici invece comunità in cui l’essere sociali non è di casa: gente arrogante che non rispetta le opinioni altrui, dagli insulti facili e addirittura pronta a reagire aggressivamente al minimo problema tendendo a peggiorarlo.

Per chi non conosce questo mondo può sembrare assurdo che ci sia gente che si tira per i capelli per sciocchezze come per cartoni animati e videogiochi… eppure questo è realtà. Addirittura, si possono anche elencare quali siano i fandom più tossici su internet.

 

Ma in questo articolo non voglio parlare di questo aspetto (magari nel prossimo).

 

Voglio dedicare questo spazio al lato buono e positivo del fandom, in particolare ad uno in cui mi trovo tutt’ora particolarmente bene anche se ormai poco attivo.

Tempo fa, nel 2000 o giù di lì; venne trasmesso sulla rete nazionale questo particolare cartone animato chiamato “Le avventure di Jackie Chan”. Come avrete intuito dal nome, è legato proprio alla leggendaria figura del maestro delle arti marziali Jackie Chan.

In sintesi si tratta di una serie di avventure animate in cui il nostro idolo dei film d’azione veste i panni di un semplice archeologo (anziché lottatore o attore come nella realtà) che si vedrà catapultato in una serie di eventi legati alla magia e alle leggende della mitologia cinese. Draghi, demoni e persino talismani magici sono solo alcuni dei tanti elementi che si possono trovare in questa serie che ha potuto durare per ben cinque stagioni.

La sua formula ha fatto breccia nei cuori di molta gente, non manca proprio niente: abbiamo l’azione, la magia, l’umorismo… ci sono persino molte citazioni ai film in cui Jackie è stato protagonista.

 

Se in Italia questo cartone è passato quasi inosservato, tutt’altra storia è per l’America dove il successo è stato grande.

Fan fiction e fan art continuano a spuntare in giro per internet anche dopo tanto tempo la fine dello show e gli appassionati che le trovano gioiscono come bambini. Capisco perfettamente come si sentono perché anche io continuo ad adorare questo show, chi mi segue avrà visto che alcuni dei miei disegni sono spesso incentrati sui suoi personaggi. Ma che posso farci? Oltre a darmi una buona dose di ispirazione per fumetti e illustrazioni, è stato anche la scusa per cominciare a cambiare il mio stile nel disegnare. Riuscire a ricreare quei personaggi così come li vedevo è stata la spinta che mi ha costretto a migliorare, il primo passo per sviluppare il mio stile. Non per fare l’arrogante ma credo di esserci riuscita.

E il fandom? Dopotutto è il tema di questo articolo.

Purtroppo sono arrivata in ritardo in questo gruppo e mi sono persa il bello di quando era ancora pienamente attivo… ma quelle poche persone che son rimaste sono state incredibili: si è sempre trovato qualcosa su cui parlare o creare insieme, hanno sempre trovato il tempo per commentare i miei lavori e lasciare sempre critiche positive. In poche parole, mi ci trovo bene.

Non so è mai accaduta qualche situazione tossica ai tempi in cui era vivo e animato (e mi auguro sinceramente di no), però son contenta di essere stata presente per quella positività che dovrebbe caratterizzare i gruppi di fandom in generale.

 

Nel mio piccolo mondo ottimistico continuo a sperare che un giorno possano ritrasmettere questo cartone animato. Non tanto per rivedere i buoni contro i cattivi, ma ritrovare il piacere di parlare con tante persone che adorano la stessa cosa.

Scrivi commento

Commenti: 0