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Occhio all'Artista: Contix

Nome: Giuseppe

Nome d'arte: Contix

Provenienza: Pescara

Come ha iniziato la carriera da artista?  “Carriera” e “artista” per me non sono parole complementari, per il semplice motivo che come lavoro faccio altro: nella vita sono un architetto. Ma la mia vera passione sono sempre stati i fumetti e i cartoni animati, di cui mi “nutro” abbastanza ancora oggi e….grazie ai quali si può dire che disegno fin da piccolo! I miei primi fumetti (ma sarebbe più logico definirli “scarabocchi”) risalgono a quando avevo circa 8 anni, ispirati per lo più ai cartoni giapponesi degli anni ‘70.

Dopo la laurea ho frequentato per 2 anni la Scuola del Fumetto di Pescara, grazie alla quale, oltre ad affinare un po’ di più la tecnica, ho potuto conoscere dal di dentro quel mondo tanto amato.

Infine, grazie all’avvento di Internet, mi sono reso conto di quanta gente condividesse la mia passione, di quante gallerie di artisti esistessero e con quanti potevo confrontarmi e perfino collaborare. Con uno di questi, Martin, collaboro ormai da circa vent’anni ed è anche grazie alle sue sceneggiature che ho potuto sperimentare molte cose e migliorare il mio stile.

 

Qual'è stata la sua fonte di ispirazione? Da bambino, tutti i cartoni giapponesi, specie quelli coi robottoni. Ero già amante dei fumetti Disney e dei Looney Tunes quando, nel 1988, il film “Chi ha incastrato Roger Rabbit” mi ha cambiato la vita: disegnando ossessivamente il coniglio protagonista, ho capito che la mia vena artistica era orientata soprattutto verso l’antropomorfismo dei “funny animals”. In seguito, serie televisive come i “Tiny Toons” e gli “Animaniacs” e un film come “Space Jam” (il primo film la cui esistenza ho scoperto online) hanno consacrato definitivamente le caratteristiche del mio stile.

 

Da artista, come ti definiresti? “Eterno incompiuto”! Ossia, che ancora oggi, nonostante i miglioramenti che pure ci sono stati, non mi sembra di avere uno stile di disegno costante e coerente come i grandi maestri del fumetto...ma sono in continua evoluzione e in cerca di un “completamento” che non si sa se mai ci sarà. Tuttavia, anche grazie al mestiere che faccio, posso dire di essere un tipo molto attento ai dettagli ed all’elaborazione degli sfondi.

 

 

Un consiglio da dare agli altri aspiranti artisti: “Se c’è la volontà di arrivare in alto, c’è tutto!” Io in questo caso non faccio testo, dal momento che per lavoro non posso dedicarmi a tempo pieno a questa passione (e comunque è consigliabile a tutti avere sempre un “piano B”, perché nella vita non si può mai sapere...) ma conosco tanti altri artisti che sono riusciti a fare della loro passione una professione e, nonostante tutto, riescono anche a camparvi! Ma, come per tutte le cose, bisogna esercitarsi, esercitarsi e ancora esercitarsi! E non sperare mai che al primo colpo arrivi la fortuna: le delusioni saranno tante, ma se uno è tenace e soprattutto con una volontà di ferro, prima o poi ce la può fare. E’ difficile, ma non impossibile. E Internet oggi offre possibilità in tutto il mondo che quando ero bambino si potevano solo sognare...

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