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Pensa alla salute

Di recente c’è stata la Giornata Mondiale per la Salute Mentale.

In un anno pessimo come questo, eventi di questa portata diventano più che mai necessari per quelle persone che, anche al di fuori di tempi di crisi, soffrono di una salute mentale non equilibrata.

Purtroppo, in un’epoca così sviluppata come la nostra, ancora non si è ancora capito il vero significato che sta dietro questo problema.

Per “salute mentale”, non ci si riferisce a chi si atteggia da pazzo (come molti sicuramente pensano!), ma ad una condizione in un cui una persona necessita di aiuto perché la sua mente non sta funzionando come si deve.

Questa presupposto, seppur riguardi principalmente soggetti sofferenti di disturbi schizofrenici o ritardo mentale, coinvolge anche aspetti causati da depressione, anoressia, stress e abusi di sostanze. Sfortunatamente esistono molti modi per danneggiare la mente di una persona.

 

E riguardo questi ultimi punti, mi duole dirlo, lo stigma di una società ignorante tende ad essere molto più cattiva.

 

Si può giustificare (a malapena) qualcuno che è nato con una salute mentale cagionale, ma non chi ne sta soffrendo per una causa esterna.

Capita molto spesso che individui che stanno soffrendo di depressione, per esempio, non siano appieno capiti e la loro condizione sia minimizzata: “è solo un momento, ti passerà”, “stai esagerando, non stai così male”. Bè, è sbagliato! Bisogna capire che la questione è seria a prescindere di qual sia il problema, ed intervenire subito così da evitare che il problema si aggravi! Tutti possono essere vittime: uomini e donne, bambini e adolescenti, giovani e anziani… qualunque fascia di età e ceto sociale viene coinvolta. È altrettanto grave, secondo alcuni studi, scoprire che tra i giovani si stia manifestando un aumento dello stress mentale.

L’aumento dello stress tra i giovani è sintomo di un problema molto serio, legato purtroppo a molti fattori.

In particolare, nella società d’oggi i giovani  crescono, o vengono cresciuti, con l’idea di dover fare grandi cose nella loro vita e non fermarsi mai per non rischiare di restare indietro. A questo proposito, si è instillata purtroppo la convinzione che se non si raggiunge un’importante traguardo entro una certa età, si diventa automaticamente un fallimento… ma questa è solo la punta dell’iceberg di una situazione assai più grossa e profonda.

Questo problema poi, rischia di ramificarsi e di toccare altri aspetti della vita di una persona, influenzandoli negativamente.

Come già detto, le cause dello stress possono essere molteplici: a volte può essere la famiglia la causa scatenante (genitori troppo apprensivi oppure un lutto), oppure una relazione infelice o magari l’incertezza di un futuro non ancora chiaro. Non sapendo come processare e affrontare il dilemma, i ragazzi si sentono come in trappola e non vedono soluzioni.

 

Che fare, allora?

Aiuta.

Sostieni.

Ama.

 

Non lasciare solo chi ha bisogno di una mano.

È importante intervenire immediatamente, aiutandoli a far chiarezza nei propri pensieri.

Se trovi qualcuno in difficoltà, o tu stessi lo sei, il primo passo per tornare felici è parlare con qualcuno (uno psicologo in questo caso) che aiuti a rimettere in sesto la tua mente. È difficile, ma vi assicuro che appena si prende il coraggio di agire per il proprio bene, il resto della strada verso la felicità non sarà più così difficile da percorrere. E poi ci sono anche altri metodi che possono aiutarti: dormire, socializzare, fare qualcosa di creativo… per ognuno di noi esiste la cura adatta e trovarla è più facile di quel che sembra.

Anche un cambio nel proprio stile di vita potrebbe rivelarsi l’arma vincente per sconfiggere una volte per tutte lo stress, spesso mangiare sano o fare una bella camminata si rileva più efficace di una medicina.

 

Alda Merini diceva: “E ciò nonostante credo che da tutto questo buio troverò una via d’uscita.”

 

Perciò non arrendetevi, la luce arriva per tutti.

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