Rubare è un reato, lo sanno tutti.
Si ruba per avidità, per dispetto, a volte per necessità e spesso anche per ottenere celebrità.
Tali crimini vengono puniti, quando la giustizia riesce a trovare i colpevoli… molto più difficile quando questo tocca un’artista, che sia un professionista oppure un freelancer.
“Non sono geloso. Sono invidioso. La gelosia è la paura che qualcuno ti prenda quello che hai, l’invidia è volere quello che ha un altro. Quella che sento io è invidia.” Ci spiegava con sorprendente precisione quel grande uomo che era Homer Simpson.
E aveva ragione.
Estate! La mia stagione preferita!
Fin da piccola ha avuto tanta importanza per me perché rappresentava la fine della scuola, l’arrivo del mio compleanno, le vacanze e tante altre cose che oggi, anche se continuo a farle; hanno il sapore della nostalgia.
I cattivi.
In una storia che si rispetti, questa figura non può mancare.
In scrittura creativa è uno dei primi archetipi che vengono insegnati a creare.
Nel corso della storia, le culture ci hanno dimostrato che ci si truccava per differenti motivi. Sottolineiamo che i canoni estetici si differenziano da secolo a secolo, seguendo anche le mode del momento.
“Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo.”
(William Shakespeare)
Lo so che ne avete piene le tasche di sentire cose sul covid, la sicurezza, il gel da mettere sulle mani e così via… però sento il dovere di dover mettere almeno qualche parola su questo virus del cazzo perché, purtroppo, ancora ci sta (come si dice dalle mie parti) “scassando l’anima”.